Benvenuti nella Repubblica
Signore e signori, ladies and gentlemen, damen und herren, anime dannate di tutto lo spazio esplorato e non, benvenuti nella Repubblica del Blues. Il vostro Presidente e caro leader democraticamente eletto, vi accoglie a braccia aperte nell'unica nazione dove si parla di tutto tranne che di politica.
Suggerimento per la lettura. Leggete il paragrafo e fate andare il video aspettando che finisca prima di passare al paragrafo successivo, oppure fate un po' come vi pare ma vi perdete metà del divertimento.
Deambulate pure per le strade della nostra capitale. Nessuno vi arresterà per vagabondaggio, nessuno vi chiederà i documenti, nessuno cercherà di portarvi via il blues. Ma attenzione agli incroci, potreste incontrare il Diavolo Blu che vi chiederà, come obolo per il transito, un pezzetto della vostra anima.
E di storie qui, ce ne saranno. Ogni abitante della Repubblica del Blues ha parecchio da raccontare. Il blues ha parecchio da raccontare. State sicuri che ne sentirete di storie tristi, allegre, noiose, divertenti, banali, uguali alle vostre. Perché anche voi avete delle storie da raccontare, no?
Ma voi che siete davanti allo schermo non dovete camminare. Voi dovete sedervi comodi, alzare il volume al massimo consentito dalla decenza e chiudere gli occhi. Oddìo, se poi vi viene l'istinto di battere il piede o addirittura di mettervi a saltare perché il ritmo vi ha preso l'anima e vi scuote il corpo. Quello è un problema vostro e dei vostri vicini.
Siete pronti a partire per un viaggio che vi porterà in posti che non avete mai visto e in situazioni che non avete mai sperimentato? Nei prossimi capitoli c'è questo e altro. Seguite il vostro Presidente e date al Diavolo Blu quello che è del Diavolo Blu per un giro a ritmi sfrenati, a chitarre spiegate, a tastiere infuocate ma anche al passo lento della nostalgia con qualche deviazione tra uno stile e l'altro di questa musica immortale.